EX DIRETTORE NASA: ANTICHE CITTA' ALIENE SULLA LUNA
![]() |
Ken Johnston |
Ken Johnston, ex direttore della National Aeronautics and Space
Administration e supervisore delle fotografie del Dipartimento della
NASA, che ha anche lavorato per la Lunar Receiving Laboratory durante
l’organizzazione delle missioni Apollo, è stato licenziato solo per aver
detto la verità.
Ken Johnston (foto a sinistra) afferma che la NASA aveva scoperto sulla
Luna antiche città aliene e resti di macchinari all’ avanguardia, anche
attraverso alcuni racconti degli astronauti; parte di questa tecnologia,
secondo loro, potrebbe essere in grado di manipolare la gravità. Egli
afferma che l’agenzia gli aveva ordinato il cover-up costringendolo a
fornire il suo assenso. Nel corso degli ultimi 40 anni, altri
scienziati, ingegneri e tecnici avevano accusato la NASA di nascondere e
oscurare i dati raccolti durante le missioni spaziali. Il numero
crescente di accuse sono emerse dal fatto che la NASA aveva nascosto
alcune informazioni su oggetti spaziali anomali e mentito sulla scoperta
di manufatti individuati sulla Luna e su Marte, occultando le prove
relative a tracce di vita riportate dal lander Viking nel 1970.
Un altro ex dipendente della NASA, Donna Hare, aveva accusato la NASA di
occultare e nascondere migliaia di foto nel corso degli anni.
Secondo Johnston, gli astronauti delle missioni Apollo avevano riportato
prove fotografiche di oggetti trovati durante l’attività extraveicolare
sulla Luna. Johnston riferi’ che la NASA gli ordinò di distruggere
queste immagini mentre si lavorava per il Jet Propulsion Laboratory (Jet
Propulsion Laboratory JPL), ma egli rifiutò.
Dopo aver divulgato le informazioni alla stampa, l’agenzia lo licenzio’.
![]() |
Kay Ferrari |
In un comunicato stampa, Kay Ferrari, del programma JPL nell’Africa
sub-sahariana, aveva riferito che Johsnton era stato costretto a
chiedere le dimissioni perché aveva pubblicamente criticato l’ azienda
per cui lavorava.
A quanto pare, alcune grandi strutture e anche una base lunare scoperte
dall’altra parte della Luna sembrano sostenere le teorie di Johnston.
Come accennato in precedenza, Ken Johsnton non era l’unica persona a denunciare le manovre d’ occultamento della NASA.
Lo scienziato che aveva seguito l’esperienza a bordo della sonda Viking
per rilevare tracce di vita su Marte nel 1976, continua ad attaccare
l’agenzia spaziale statunitense. Gilbert Levin afferma che il suo
esperimento biologico era riuscito a dimostrare l’esistenza della vita
sul suolo marziano.
Non sono solo gli ex-dipendenti della NASA ad accusare l’agenzia
spaziale di nascondere le prove, ma decine se non centinaia di persone.
Attraverso altre foto controverse della NASA l’ ex dipendente, Donna
Hare, aveva accusato l’ agenzia di nascondere e oscurare migliaia di
foto nel corso degli anni affermando che l’agenzia spaziale aveva
rimosso le anomalie in alcune immagini inquietanti. Nel periodo che
aveva lavorato presso la NASA, Donna Hare era una specialista come
tecnico di diapositive fotografiche.
I suoi servizi sono stati riconosciuti con il premio Award ( Apollo
Skylab Achievement 1969) un premio e una medaglia per il servizio
meritorio che aveva coinvolto la missione spaziale congiunta USA-Russia
con la Soyuz-Apollo.