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giovedì 20 giugno 2013

              Gli Dei erano alieni ?




Ma alla fine quale potrà essere l’altra verità di quale cerco di parlare e perchè dovrebbe essere cosi importante e sconvolgente da rovesciare tutto il sistema costruito fino adesso?
Di che cosa si tratta e perché nessuno parla? Come mai  solo io e altri pochi sappiamo di queste cose invece altri non hanno mai sentito in vita loro “eresie” del genere? E bene signori, di certe cose anche voi potevate sentire o sapere di più se con un semplice motore di ricerca cercavate altre pareri e testimonianze della nostra esistenza, del nostro principio, del nostro passato.
Io, dal punto di vista delle gerarchie della società sono un nessuno, un nessuno che è stanco di sentire cose che il mondo scientifico ci presenta come verità assolute e quale non trovano nessun sostenimento nelle prove che il mondo antico ci ha lasciato. Un nessuno quale vuole cercare altre risposte.
Una persona che giudica con la  propria testa si rende conto che per esempio le grande meraviglie del mondo antico non possono essere opera dei aborigeni o degli uomini del età della pietra perchè una tale affermazione è una menzogna se ammettiamo una cosa del genere. E come questo mondo misterioso ride di quelli che oggi si considerano “i saggi” del mondo moderno quale non sono capaci di dare una risposta o offrire una soluzione per le loro opere che stano in piedi da migliaia di anni, molto più forti, molto più belle, molto più perfette e misteriose di tutto quello che la nostra tecnologia di avanguardia ha scoperto fino ad oggi. Come mai? Non esistono miracoli, misteri, miraggi o magie in questo mondo vecchio, non esistono tecnologie sconosciute, non i miei cari signori. La risposta e molto semplice. La confusione e le domande senza risposte sono state create dai nostri padroni del mondo proprio per non sapere la verità, proprio per non riuscire a capire quale è la nostra storia, chi siamo, da dove veniamo e chi sono quelli che hanno seminato su tuta la terra opere eterne che ridono delle nostre povere abitazioni che vengono trasformate in polvere quando il veno soffia un può più forte ma di quale noi siamo molto fieri.
Affermavo un può di anni fa che la nostra vera storia e il nostro passato è scritto in quello che noi oggi chiamiamo leggende e favole, le piccole storie di dèi, draghi, fatte e misteri con quale noi facciamo dormire i nostri figli. Com’è possibile che nessuno non ha mai pensato che li giace il nostro passato glorioso, un passato pieno di lotte contro i nostri padroni: gli dèi? Un passato in quale gli eroi umani hanno dato la loro vita per sconfiggere questa razza che da millenni ci tiene schiavi?
Cosa avete detto? Che non dobbiamo credere a queste favole? Aaa, ok. Se sono favole allora perchè esistono delle domande a quale nessuno può dare una risposta chiara e giusta ?
-se gli dèi non sono mai esistiti perchè tutto il mondo antico parla di loro? Quando parlo di quei tempi mi riferisco anche ai popoli che vivono nelle foreste o nelle montagne inaccessibili alla civiltà e quale parlano lo stesso degli dèi che i loro padri hanno conosciuto. Cosa hanno fatto tutti? Si sono messi d’accordo per ingannare le generazioni future?
-cosa sono queste perfette piramide, muri, castelli giganteschi di pietra costruite su tutta la terra abitata con una tecnologia che noi oggi non abbiamo?
-perchè l’uomo si inchinava a adorava gli dèi e sopra tutto dove ha imparato ad essere schiavo? Ha imparato forse da loro perchè la nostra razza era schiava degli dèi?
-che cosa avevano di stano queste creature che venivano riconosciute da lontano dagli uomini?
-perchè queste creature adoravano i sacrifici e si ubriacavano con il sangue che bevevano dalle vittime che venivano sacrificate?
-perchè queste creature sembravano immortale e impossibile da sconfiggere?
-perchè gli dèi sposavano o seducevano le figlie o i figli degli uomini?
-perchè erano gelosi perché tante volte gli umani erano più belli, più bravi o più forti di loro?
-e soprattutto perchè tutti parlano degli dèi che sono animali?
Sono sicura che le risposte del mondo scientifico non cambieranno e saranno quelle che già conosciamo; e a questo punto mi vedo obbligata a provare anche io a rispondere a queste domande anche se non sono preparata nelle importanti università da persone “con grande esperienza”. Sono felice che non sono andata in queste istituzioni che lavano il cervello delle persone e impongono solo la loro versione nel modo, tale che arrivi li sveglio come una aquila e torni intelligente come una pecora …
Cercherò di analizzare per primo una parte delle più importante scritture antiche che genericamente chiamiamo leggende.
Prima di tutto inizierò con il racconto di Omero, Iliade, che parla dei bravi eroi che hanno lottato vicino agli dèi in Troia. Per tante persone è una bella legenda con quale le mamme fanno dormire i loro piccoli fino in un giorno quando un uomo ha pensato di verificare se questa storia è vera o no. Questo uomo si chiama Heinrich Schliemann e nel 1871 parte in un viaggio verso lo stretto di Dardanelli a sue spese, il posto dove Omero nelle sue opere dice che esisteva una grandissima e meravigliosa città costruita dagli dèi Apollo e Poseidone che venivano dalla Tracia, una città che aveva anche le porte d’oro e quale era conosciuta come indistruttibile e molto ricca, una città dove vicino alle sue porte hanno lottato i più grandi eroi umani insieme con gli dèi. E beh, la città fu scoperta proprio nel posto dove viene raccontata la sua storia. Il mondo scientifico a quei tempi, cosi come anche nei nostri giorni l’ho hanno accompagnato con risate e l’ho hanno discreditato per molti anni fino quando Schliemann scopre una parte del’immenso tesoro del re Priamo, con quale fece una bella collana per la sua moglie e con quale a chiuso la bocca a tutto quel’mucchio di incompetenti scienziati, i gemelli di quelli di oggi. La grande Troia sedeva su un posto dove sotto di lei esistono anche altri nove livelli con altre nove città, di cui la più antica fu costruita nel neolitico. Quanta antica era la bella Troia!!! E adesso mi chiedo un’altra cosa: la guerra e la città di Troia sono esistite, una parte del’immenso tesoro del re Priamo fu trovato: allora perchè non devo credere che vicino ai mortali hanno lottato anche dèi e soprattutto perchè non devo credere che tutti quei eroi erano semidei?  Perchè non devo credere che erano giganti e che avevano una forza che per certi versi era più grande di quella degli dèi, i loro padri? Perchè non devo credere che la guerra fu cominciata per la volontà degli dèi? Perchè non devo credere che la Troia era cosi grande, potente e impossibile da vincere quando la guerra per la sua conquista durò 10 anni? Perché non devo credere alla profezia che racconta che la città poteva essere conquistata solo se i suoi abitanti rompevano i suoi muri dal interno dal momento in qui successe cosi? Perché devo credere sempre solo metta di quello che si rileva ad essere vero? Perché devo sempre accettare solo quello che fa comodo ad un mucchio di bugiardi incompetenti? Perché devo prendere per “buono” solo quello che giudicano loro che è “buono”? Perché? Perchè devo dire di si quando il mio buonsenso e le prove mi dicono che non è cosi? Vedete, è questa la nostra colpa, la nostra non voglia di reagire e a dire basta alle bugie. Prendiamo un altro esempio non cosi noto come il primo, ma certamente non meno interessante.
Nel continente africano abitano nello stato di Mali la tribù dei Dogon, un popolo che si occupa del agricoltura e del allevamento del bestiame. Il loro sistema sociale è strutturato nei villaggi autonomi. Questo popolo ha il primo contatto con la civiltà solo nei primi anni del 900 con l’arrivo nella loro terra a 2 studiosi francesi Marcel Griaule e Germaine Dieterlen che riuscirono ad avvicinarli per studiarli. Sono rimasti li per 20 anni e tutto quello che sono riusciti a scoprire su questo misterioso popolo lo hanno fatto conoscere poi al mondo moderno. Loro hanno scoperto le tradizioni, la cultura e le conoscenze dei Dogon. Erano abili lavoratori in legno e il loro pezzo preferito era la maschera che veniva utilizzata nelle cerimonie, nelle danze ma anche nelle occasioni dei funerali. La ricorrenza più importante è il Sigui che si svolge ogni 60 anni. Questa è una festa importante in onore di Sirio, la stella che inspiegabilmente loro conoscono molto bene dai tempi molto antichi, addirittura sanno che si tratta di un sistema di tre stelle. La stella Sirio, chiamata anche Sirio A ha vicino a lei altre due compagni stellari tra qui una invisibile ad occhio nudo. Questi compagni stellari si chiamano oggi Sirio B e Sirio C. Sirio B viene chiamato dai Dogon nella lingua iniziatica Po-Tolo dove Tolo significa stella e Po è il nome di una piccola pianta, una graminacea la cui peculiarità sta nel fatto che è piccola di dimensioni ma notevolmente pesante, di notevole densità. Di recente si ha scoperto che Sirio B e una nanna bianca, molto densa che viene chiamata Digitaria. I Dogon sanno anche che Sirio B gira intorno a Sirio A in un orbita ellittica in un periodo di 50 anni e conoscono anche la posizione del Sirio A rispetto al orbita descritta da Sirio B, dista dalla terra 8,6 anni luce e che Sirio A è la stella principale dalla costellazione di Cane Maggiore. Conoscono anche l’esistenza di un altra compagna di Sirio A che accompagna Po-Tolo nella sua rivoluzione nella stella principale, una stella che loro chiamano Maya o Sorgo Femmina denominata oggi Sirio C che è quattro volte più leggera di Po-Tolo e ruota intorno a Sirio A in sei anni. Questa stella non è visibile ad occhio nudo e viene scoperta solo nel 1997. Le conoscenze del popolo dei Dogon vanno oltre le conoscenze della scienza moderna a quei tempi e non è tutto. Loro conoscono che la terra è una sfera che gira intorno alla sua asse ma anche intorno al sole insieme con altri pianeti, che la Luna è morta e dissecata, che l’universo è formato da un infinità di stelle e di vita intelligente, e che la nostra galassia, la Via Lattea seguono un movimento a spirale insieme con tutti i pianeti e il sole. Come facevano a conoscere queste cose che sono state scoperte solo al inizio del XX secolo? E bene la risposta ci viene data sempre da loro che dicono che sono stati gli dèi che loro chiamano Nommo, un popolo che viene dal cielo e che sono stati loro a darli tale conoscenza. Questi esseri hanno una conoscenza superiore a quella che abbiamo noi e il loro aspetto è di mezzo uomo e mezzo pesce, cioè anfibi. Il Nommo è venuto con la sua navicella rossa in una nuvola di fummo con grandi tuoni e grande fragore e quando hanno toccato la terra la navicella diventò bianca e il rumore si arrestò. Nello stesso tempo nel cielo compare una stella che è stata per un può e poi spari molto veloce ( forse l’astronave – madre). Loro raccontano che il Nommo gli insegno che “ l’energia vitale della terra è l’acqua.. Questa energia è contenuta perfino nella pietra, perchè l’umidità è da per tutto… Nommo scese su la terra, portando fibre di piante che già crescevano nei campi celesti…Dopo che ebbe creato la terra, le piante e gli animali, Nommo creò la prima copia umana, dalla quale nacquero poi gli otto antenati degli uomini. Questi proavi vissero infinitamente a lungo.”
I dogon non conoscevano solo il calendario di Sirio ma anche uno solare, e possedevano inoltre un loro calendario agricole particolare. Avevano anche conoscenze su Giove e su Venere e conoscevano anche Febe un satellite di Saturno e il fatto che questo pianeta ha degli aneli intorno.
Quando i due ricercatori francesi hanno fatto conoscere al mondo le conoscenze particolarissime dei Dogon gli scienziati hanno trovato, come sempre, le più ridicole scuse per spiegare queste conoscenze, detenute da un popolo mezzo selvaggio che viveva ancora come i nostri antenati nel età della pietra, e quale venivano custodite  gelosamente. Questo popolo è la testimonianza viva che la scienza, la tecnologia, la vita del uomo e le costruzioni che si trovano sparpagliate su tutta la terra sono opera degli dèi. Questo popolo che nella sua semplicità ha conservato fino ad oggi la tradizione e il culto per gli dèi, il popolo celeste che scese dal cielo per portare loro la luce, non può essere considerato un bugiardo perchè cosi vuole lo establishment scientifico. Non abbiamo il diritto di considerarli inconsapevoli perchè loro conoscevano prima del mondo scientifico segreti del nostro universo prima di essere scoperti.  Sarà un caso? Ma andiamo avanti.
Esiste un libro che racconta cose cosi incredibili che è impossibile non pensare ad un racconto della fantascienza, solo che per tirare via le prove della sua autenticità sono morte nelle condizioni più misteriose l’autore e il suo predecessore che hanno dedicato un bel’può dalla loro vita nella ricerca di queste prove. Quando l’autore era nel loro possesso viene ucciso in pieno giorno a Rio de Janeiro di fronte ai lussuosi alberghi di Capo Cabana.” Questo libro si chiama “La cronaca di Akakor” Ma che cosa racconta di strano questo libro che alla prima vista pare una favola? Per quanto incredibile possa essere  dice che nella jungla che è vicina ai confini del’Brasile, Perù, Bolivia e Argentina, esiste un tribù di indiani bianchi che parlano tedesco, quale vivono in una città sotterranea di una grandezza impressionante, posta su 13 livelli sotto terra costruita dai loro Maestri, un popolo venuto dai cieli che li hanno portato loro la scienza e la civiltà. Un popolo che ha costruito molti anni prima tutte le meravigliose città d’ America del Sud parte di loro distrutte dai barbari bianchi, parte distrutte da immane catastrofi che la terra subì nel corso di questi anni che loro contano partendo da 60.000 A.C fino a 10.481 A.C. la storia che non viene scritta dai loro antenati e da 10.481 A.C fino ad giorni nostri quella scritta. Parlano di razze diverse di dèi che lottano tra di loro per la supremazia, di aspetti differenti che questi esseri avevano, di tecnologie sconosciute agli uomini, di navette spaziali dove gli dèi dormivano sommersi in un liquido che li manteneva vivi, di un solo impero diviso in regni da due fratelli celesti: uno in Europa e l’altro in America. Parla ancora di guerre di conquista, di tecniche di costruzione basate su la levitazione dei oggetti pesanti, della vita eterna o seconda vita, da calendari e catastrofi che hanno cambiato la faccia della terra, i corsi dei fiumi, la posizione delle montagne, addirittura anche la terra ferma. Parla delle 130 famiglie degli dèi che sono scesi qua e quale hanno cambiato l’uomo che era prima, scegliendo un popolo eletto che doveva imparare agli altri le loro conoscenze e regole. Parla ancora di 13 dimore sotterranee che i maestri, i vecchi padri hanno costruito con un intricato labirinto di gallerie, del ritorno degli dèi ogni 6.000 anni, della scrittura vecchia e degli indiani che nella seconda guerra mondiale furono visitati dai soldati tedeschi che non ritornarono più nella loro patria, ma rimasero li dove si sposarono con le donne della tribù di Tatunca Nara l’ultimo re della tribù del popolo scelto dagli dèi e quale grazie a queste matrimoni miste parlano tedesco e sono bianchi. Tatunca Nara parla con Brugger l’autore del libro, e racconta la storia del sua popolo; racconto che viene registrato su 12 audio cassette, i fa vedere manoscritti con la vecchia scrittura dei suoi padri antichi, documenti che secondo l’autore che pubblicò le scoperte che Brugger aveva raccolto si trova nelle biblioteche vaticane. E cosi ecco un altro documento che non viene preso in considerazione perchè impossibile, non verificabile, ingombrante e non vero perchè non è stato accertato dal mondo scientifico che probabilmente ha ordinato la morte del autore e non e mai stato fatto conoscere da qualche trasmissione televisiva. Ma proprio in questi anni una squadra di ricercatori (indovinate di quale nazionalità?) italiani ha scoperto una delle gallerie che va verso Akakor, la mitica città degli dèi dei indios bianchi che parla tedesco. Ho anche il video.
Adesso vi parlerò di un’altra testimonianza molto vecchia, un poema epico babilonese rinvenuto negli scavi di Ninive,  nella biblioteca del re assiro Assurbanipal (669-626 a.C.), scritta su le tavolette di argilla che prenderà il nome di Epopea di Gilgames. Alcuni passaggi si ritrovano nell’ancora più antica epopea di Gilgames che è un secondo esemplare della stessa storia però questa ha un età di 2000 anni a.C. Oggi non sono dubbi che la versione originale è quella sumera. Questo antico racconto ci dice che Gilgames era un re, il costruttore della città di Uruck, figlio di un mortale e una dèa, un essere di una bellezza e una forza mai vista tra i mortali. Lui, grande re, figlio degli dèi viene alla conoscenza dell' esistenza nel suo regno di un essere umano creato dagli dèi che è completamente selvaggio e quale aiuta a scappare i animali, i suoi amici dalle trappole. Lui vuole portare alla civiltà questo uomo che veniva chiamato Enkidu e i fa conoscere una tra tre le più belle donne del su regno con quale lui doveva trascorrere una settimana. Questo essere diventa piano, piano civile e il re lo porta nel suo palazzo. Da li viene rapito da uno degli dèi che lo porta a fare un viaggio spaziale che viene raccontato in prima persona. Poi i due amici partono in un viaggio nel territorio degli dèi per uccidere il toro che questi avevano. Quando tornano Enkidu si amala di una misteriosa malattia che Gilgames pensa che viene dal respiro velenoso di qualche “animale” degli dèi. Suo amico muore e lui non riesce a darsi pace pensando che un giorno morirà anche lui. A questo punto pensa di trovare la pianta del’immortalità. Per sapere dove si trova lui deve parlare con Utanapistim l’uomo che sopravvisse al grande diluvio considerato padre del umanità. Utanapistim e Gilgames parlano in prima persona, e il primo i racconta con molti particolari la grande catastrofe, come è avvenuto il grande diluvio e come deve fare per trovare la pianta. Dopo un lungo viaggio trova la pianta e si ferma vicino ad un pozzo per fare bagno. Un serpente i ruba e mangia la pianta diventando giovane. Cosi il grande re torna nel suo paese senza erba che i dava la vita eterna perchè lui non ha ascoltato gli dèi che i hanno detto che loro hanno creato l’uomo mortale perchè l’immortalità lo hanno conservato per loro. Sicuramente questo racconto può essere ignorato dalle persone che pensano alle favole ma non di certo di una persona quale si rende conto che in questo racconto si parla di un volo nel atmosfera terrestre, della creazione del uomo da parte degli dèi, di una malattia velenosa causata dai apparecchi degli dèi e della pianta del immortalità, della vita eterna che è anima . Come facevano a sapere cosi tante cose i cittadini del vecchio Sumer, una civiltà cosi evoluta tale da essere considerata l’alba della nostra, una civiltà complessa comparsa dal nulla?
Un’altra testimonianza che parla del esistenza degli dèi è Il libro di Enoch, scrittura molto contro versata ma piena di particolari che non dovevano essere conosciuti a quel epoca. Enoch è il settimo patriarca della bibbia un essere che “camino con Dio” e fu preso nei cieli di questo dio. In verità camminare con dio significa essere un eletto uno che conosce gli dèi, che fa visite nelle loro dimore dove vengono iniziati, che viaggiano in volo con gli dèi, che conoscono segreti che un semplice mortale non saprà mai. Lui ha scritto molto per lasciare al umanità testimonianze della sua esperienza vissuta vicino agli dèi che lui chiama dio e angeli. Secondo me dio e angeli sono una terminologia nuova che viene utilizzata solo dopo la nascita del cristianesimo perchè nel mondo antico non mi risulta da nessuna testimonianza che qualche popolo aveva una religione monoteista, però possiamo capire come ancora una volta i vecchi manoscritti vengono cambiati per far’nascere il culto per un solo dio. Comunque la scoperta di questi manoscritti che sono in contraddittorio con la dottrina della chiesa hanno creato un grande terremoto nel mondo religioso che ha fatto di tutto per screditare e nascondere queste scritture. Dico questo perchè Enoch parla dei figli di dio che sono scesi su la terra e quale si unirono con le figlie degli uomini generando a questi figli. Lo stesso paragrafo esiste anche nella bibbia solo che nella conformità con la dottrina cristiana che chiama angeli gli spiriti, è impossibile spiegare come i spiriti si sono uniti fisicamente con le donne per avere questi figli, salvo che i poveri spiriti non erano persone in care e ossa da una parte, dal altra era un’altra vera testimonianza che attesta che la bibbia è solo una copia di antichi testi che hanno come protagonisti gli dèi.. Questi angeli che vengono chiamati vigilanti sono rimasti su la terra, abbandonati da dio e dai suoi angeli, castigati di rimanere qua per la loro disubbidienza. Poi parla anche lui di diversi voli che ha fatto con dio o con angeli che i mostrano come si vede la terra da su e i mostrano anche altre dimensioni dove vivono altre creature. Poi i angeli i raccontano la creazione, la fine del mondo, il diluvio, i parlano di satana, delle anime peccaminose. Un altro libro parla di Noè, l’eroe del diluvio e del suo figlio che assomigliava ai figli degli angeli. Un altro libro è il libro del astrologia dove vengono raccontate i movimenti dei corpi celesti, invece in un altro libro parla dei giganti. Sicuramente nei vecchi tempi queste scritture erano la storia del genere umano raccontata dai suoi eroi che erano schiavi, servi degli dèi. Ma cosi come successe con altre scritture antiche ne anche questa non viene presa in considerazione e gli dèi, creatori del uomo e del mondo rimangono nel mondo delle leggende.
Non posso non menzionare i racconti grechi che riguardano la schiera degli dèi del Olimpo. Nelle leggende greche gli dèi erano veri, fatti di carne e ossa, vivevano su la terra insieme agli uomini, i loro schiavi, avevano una tecnologia sconosciuta, erano molto evoluti, erano gelosi tra di loro, volavano con l’aiuto di strani aggeggi, amavano i sacrifici e il sangue, decidevano la sorte degli uomini, si accoppiavano con le donne umane fisicamente o pure sotto la forma di pioggia, di soffio o di luce cosi come la leggenda di Gesù dice che Maria rimase incinta con dio. A questo punto non possiamo non parlare anche dalla bibbia per vedere se nei suoi racconti esistono storie di dèi cosi come esistono nel mondo laico.
Se qualcuno di voi pensa che nella Bibbia Dio non a niente che fare con gli dèi vi sbagliate di grosso. Vi mostrerò con le parole della Bibbia che Dio è il capo degli dèi e che tutta la Bibbia e una contraffazione grossolana delle scritture antiche. Tutte le testimonianze del’antichità le leggende, i miti, le tavolette d’argilla, i popoli che oggi vivano nelle foreste o nella giungla ci parlano dei loro antichi dèi. Tutti questi popoli o meglio tutta l’umanità adoravano gli dèi. Per tutto quello che volevano intraprendere chiedevano il permesso agli dèi, ed erano gli dèi che gli aiutavano. Secondo le leggende gli dèi arrivarono sulla terra in volo dal cielo, per aiutare e insegnare ai umani la loro conoscenza. Ma perchè tutti i popoli antichi ci hanno lasciato una cosi vasta testimonianza del esistenza degli dèi? Cosi come ci vengono descritti, gli dèi errano persone dotate di alta potenza, intelligenza, conoscenza ed erano immortali. Avevano i loro dolori, ambizioni, amori, intrighi, gelosie, compassioni, cospirazioni, ambizioni ed errori. Questi sentimenti celesti non e che per caso sono anche i sentimenti umani? Gli antichi ci dicono che gli dèi avevano un capo supremo a quale tutti si dovevano sottomettere, dèi, uomini e tutta la creazione dei cieli e della terra: e questo è Dio. Dio e l’essere supremo di tutto l’universo e gli dèi i suoi artefici, quelli che dovevano adempire la sua volontà. Ma gli dèi sono divisi tra quelli che fanno e quelli che non fanno la volontà di Dio, in poche parole quelli che sono da parte di Dio e quelli che vogliono prendere il suo posto. Questo fatto non e nuovo per noi perchè anche la bibbia ci dice la stessa cosa.
Nella Bibbia innumerevole volte Dio si arrabbio e castigo il suo popolo perchè questo spesso tornava ad adorare gli dèi, con tutte le promesse che Dio gli faceva. Ma se il popolo ebreo tornava spesso ai suoi dèi significa che: o non erano contenti di questo Dio o che tutto ciò e una invenzione. Nella scrittura sacra, a parte questo ostinato ritorno al vecchio culto ci sono decine e decine di passi che attestano l’esistenza degli dèi e la supremazia di Dio sopra di loro. Cerchiamo di vedere nei versetti della Bibbia come Dio e il capo degli dèi e come questi lo devono venerare e ascoltare. Deut.10/17 “Dio e Dio degli dèi”; Esodo.20 “Non avrai alti dèi di fronte a me”; 2Cr2/4”Il nostro Dio e più grande di tutti gli dèi”; Salmi86/8 “Nessuno c’e fra gli dèi, o Signore, che sia simile a te”; Salmi136/1 “Lodate il dio degli dèi”; Salmi82(81)/1 “Dio si erige ne’assemblea divina, in mezzo agli dèi emana la sua sentenza”; Salmo82(81)/6 “Io riflettei: siete dèi, tutti figli del Altissimo”; Salmo96(95)/4 “Poiché grande il Signore … tremendo al di sopra di tutti gli dèi”; Salmo97(96)/7 “Sono prostrati davanti a lui tutti gli dèi”;Dan.4/5”Nabucodònosor racconta … alla fine viene alla mia presenza Daniele, che aveva nome Baltasar, dal nome del mio Dio e nel quale e lo spirito degli dèi santi”; Deut.32/17 “Sacrificano ai demoni, che non sono Dio, a dèi che non conoscono, nuovi, venuti da poco, che non hanno temuto i vostri padri ”. Questi sono una piccola parte delle testimoniante scritte nella Bibbia che attestano in equivocamente l’esistenza degli dèi ai quale Dio è il capo supremo. Senza dubbio la spiegazione dei cristiani sarà che gli dèi sono senza vita e che l’uomo deve smettere di chinarsi e di adorarli. Ma questo non e vero; i idoli sono senza vita, perchè sono i simboli degli dèi, cosi come le icone di Dio o di Gesù sono i loro simboli. I idoli cosi come anche le icone sono senza vita, fatte dalle mani degli uomini, gli dèi invece erano persone reale, perchè se non era cosi, Dio non poteva essere loro capo. Dio non poteva stare nel assemblea divina in mezzo agli morti, perchè in questo caso anche lui era morto. Dio è il Dio dei viventi e allora anche gli dèi erano viventi. Gli dèi si postavamo davanti a lui, e dio era il Dio degli dèi. Per questo paradosso la spiegazione e semplice. I falsari della Bibbia in questi brani hanno omesso di cambiare il nome degli dèi con quello degli angeli. Gli angeli sono proprio questi dèi che nella Bibbia vengono descritti come persone in carne e ossa. Il loro aspetto fisico e umano, sono belli, splendenti, vestiti in un modo particolare, che gli uomini non potevano avere e abitavano nei palazzi dove l’uomo non poteva entrare, a parte quelli scelti. Si spostavano con diversi cari di luce, con bissare imbarcazioni sul mare o con le loro ali. Tantissimi dèi sono riprodotti con le ali o pure con i loro cari infuocati. Sono loro gli angeli della Bibbia, i messaggeri tra l”assemblea divina e l’umanità. Sono loro che preparavano il destino umano; Dio, dèi o angeli di ièri gli extraterrestri di oggi.

AUTORE: GABRIELA DOBRESCU/IL CODICE DELLA BIBBIA SPIEGATO IN CHIAVE MALANGHIANA
tratto da gli alieni fra noi