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mercoledì 21 dicembre 2011

2012 ? Non è la fine del mondo!

Il 2012 non è la fine del mondo, ma il termine di un'epoca e l'inizio di una nuova era : l'Era dell'Acquario, attesa dai poteri occulti per instaurare una dittatura mondiale. Non è un film, ma è la realtà. Basta informarsi.
Non voglio assolutamente creare allarmismi, non è il mio scopo.Voglio solo far capire alla popolazione che,
mentre la Tv ci distrae ogni giorno sviandoci dalla verità, mentre lavoriamo dodici ore al giorno facendoci rubare la vita, mentre il calcio occupa il poco tempo libero che ci rimane a disposizione e mentre ogni altro stratagemma viene architettato dai potenti per impedirci di avere il tempo per informarci,
il mondo è diretto verso l'oblio. Se non facciamo qualcosa, se non ci attiviamo realmente, arriveremo ad un punto di non ritorno.Se tutti ci attivassimo realmente le cose cambierebbero e si inaugurerebbe una società migliore di quella esistente, dove la diseguaglianza fra individui e l'amore per il denaro fanno ormai da padroni.
 Siamo vittime di una schiavitù spacciata per libertà, e crediamo che il nostro modello di vita basato sul "PRODUCI, CONSUMA E MUORI",sia l'unico e il migliore su cui basare le nostre esistenze.
 La popolazione non riesce più ad immaginare la libertà, crede alle "favolette" dei mass media, spacciate come verità assoluta e, soprattutto in questo periodo, ha paura per il futuro. Sono stufo di queste bugie, credo sia giunta l'ora di compiere una rivoluzione.La maggior parte della gente non vuole essere "risvegliata", perché ha paura che il sistema di credenze su cui ha basato la propria vita venga a crollare.
 Una percentuale impressionante di persone preferisce continuare a vivere in un mondo pieno di bugie,piuttosto che cercare di cambiare le cose. Penso che il motivo fondamentale di questo "rifiuto" della verità sia dovuto principalmente alla paura dell'ignoto,cioè alla paura di ciò che potrebbe attenderci dopo un eventuale cambiamento del sistema schiavistico su cui basiamo le nostre esistenze. Oppure, potrebbe essere che l'uomo medio,non riesca ad immaginare una vita basata su un altro tipo di cultura perché crede che quella attuale sia l'unica, la migliore e la più plausibile. Non si rende conto di non essere libero, di non godere della possibilità di scegliere,di essere obbligato sin dall'infanzia a fare quello che il sistema gli impone in maniera subdola.
La superficialità e la noncuranza verso i veri problemi che ci affliggono mi spaventano moltissimo.