Di Alessia Serafin
a.serafin@strangedays.it
Dalle annotazioni di un agente della CIA, pare che nel 1969 gli astronauti dell' Apollo 10 avvistarono sul territorio lunare un manufatto simile a quello descritto da Artur C. Clarke e da Kubrik nella sceneggiatura di 2001 Odissea nello spazio. Quando gli astronauti tornarono a casa, portarono alcuni filmati dell'oggetto, che destò talmente tanta curiosità, da spingere il Governo americano a compiere una missione militare segreta, per il suo recupero. Così, prima del 1981, fu inviato nello spazio, uno Shuttle che si occupò di portare il monolite sulla Terra per procedere al suo studio.
Nel rapporto lasciato dall'informatore della CIA, risulta che, il monolite, emetteva suoni ed aveva molte luci, come se dovesse comunicare qualcosa. Con ulteriori studi, si è scoperto che questo strano manufatto conteneva notizie su una civiltà extraterrestre, oltre ad una mappa con le indicazioni per raggiungere il loro pianeta. Tra le personalità che si occuparono del caso sono stati segnalati: l'astronomo Carl Sagan, il consulente del National Security Council, il dr. Wolf e il comandante generale dell'U.S. Army Intelligence and Security, William Stubblebine. Dal rapporto dell'informatore, sembrerebbe che tutti coloro che sono stati esposti in modo prolungato al monolite, o cha abbiamo avuto contatti diretti con quest'oggetto, siano morti di cancro e, per coloro che si sono occupati di sezionarl, la malattia è stata fulminante.
Nel rapporto lasciato dall'informatore della CIA, risulta che, il monolite, emetteva suoni ed aveva molte luci, come se dovesse comunicare qualcosa. Con ulteriori studi, si è scoperto che questo strano manufatto conteneva notizie su una civiltà extraterrestre, oltre ad una mappa con le indicazioni per raggiungere il loro pianeta. Tra le personalità che si occuparono del caso sono stati segnalati: l'astronomo Carl Sagan, il consulente del National Security Council, il dr. Wolf e il comandante generale dell'U.S. Army Intelligence and Security, William Stubblebine. Dal rapporto dell'informatore, sembrerebbe che tutti coloro che sono stati esposti in modo prolungato al monolite, o cha abbiamo avuto contatti diretti con quest'oggetto, siano morti di cancro e, per coloro che si sono occupati di sezionarl, la malattia è stata fulminante.
Questi numerosi casi di morte, portarono i servizi segreti a scegliere un luogo diverso per effettuare le sperimentazioni e le ricerche sull'oggetto alieno. Si ricorse così ad una biosfera subacquea, costruita a nord dell' isola Abaco nell'arcipelago delle Bahamas. In questo modo sarebbe stato più semplice contenere le radiazioni emesse dal monolite. Purtroppo i dati raccolti dallo studio dell'oggetto, sono sotto stretto controllo dei servizi segreti americani, ma pare che quello recuperato e studiato non sia l'unico monolite esistente: ne esisterebbe infatti uno anche in Russia, recuperato da chissà quale missione segreta sovietica. A rafforzare l'ipotesi che l'esistenza del monolite non sia pura fantasia, è la strana coincidenza con il racconto di Artur C. Clark "La sentinella", dal quale è statpo tratto il film 2001 odissea nello spazio, dove viene descritto un monolite molto simile a quello ritrovato, anche se di dimensioni maggiori.
Clark aveva lavorato presso la Central Intelligent Agency e quindi deve aver avuto notizie dirette sul monolite, dalle quali potè prendere spunto per scrivere il suo racconto.
Clark aveva lavorato presso la Central Intelligent Agency e quindi deve aver avuto notizie dirette sul monolite, dalle quali potè prendere spunto per scrivere il suo racconto.
Monoliti su Marte e Phobos
Nel 2009 delle immagini provenienti dal satellite HiRISE in orbita attorno a Marte suscitarono un autentico clamore. Nelle foto satellitari si poteva notare quello che sembrava essere un misterioso monumento di roccia sulla superficie di Marte. Il 'monolite' è stato immortalato da 165 miglia di distanza utilizzando una speciale macchina fotografica ad alta risoluzione a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter. Dopo essere stato pubblicato sul sito web Lunar Explorer Italia, è nata una lunga discussione se potesse davvero trattarsi di un artefatto creato dagli antichi abitanti del Pianeta Rosso.
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L'originale immagine satellitare HiRISE fornita via Mail dagli esperti dell'Università dell'Arizona che mostra un primo piano di quello che sembra essere un 'monolite' su Marte (a sinistra l'originale, a destra lievemente ingrandito) |
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Altre immagini del Monolite marziano (in tre diverse zommate) così come è apparso sul sito Lunar Explorer Italia. |
Ma per gli scienziati dell'Università di Arizona, che hanno catturato l'immagine originale, si tratta solo di un masso insignificante, che poteva misurare fino a cinque metri di diametro. Yisrael Spinoza, un portavoce del dipartimento di HiRISE dell'Università Lunar and Planetary Laboratory, ha spedito via mail l'immagine originale modo che i lettori possono fare le loro supposizioni. Egli ha detto: "Sarebbe poco saggio fare riferimento ad esso come un "monolite" o "struttura" perché implica qualcosa di artificiale, come se fosse stata messa lì da qualcuno per esempio." In verità, al di là delle considerazioni degli scienziati dell'Arizona, il dubbio viene, specie studiando le foto, che la struttura possa invece essere davvero artificiale.
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Fotografata da una grande altezza la zona di Marte che ospita il "Monolite" (cerchio bianco) |
L'immagine sembra in effetti molto simile al monolite nero che appare nei momenti chiave dell'evoluzione dell'uomo nel film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio. L'immagine originale, scattata lo scorso luglio, è stata pubblicata questa settimana sul sito web dell'Università di HiRISE dell'Arizona sulla pagina "spotlight" che sembra aver portato ad un rinnovato interesse sull'argomento vita su Marte. "E' possibile che provenga da un'antica civiltà su Marte?" si chiade l'ìex presentatore radio di Montreal David Tyler, aggiungendo: "E' possibile che la NASA sappia già la risposta? Potrebbe essere questa forse l'ultimo passo verso la divulgazione? '
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Un monolito trovato su Phobos (l) è stato descritto recentemente da Buzz Aldrin, nella foto qui nella sua tuta spaziale della missione Apollo |

ha affermato: "Ci sono un sacco di massi rettangolari sulla Terra e su Marte e altri pianeti.
La stratificazione delle rocce combinata con le fratture tettoniche vferticali tendono nel tempo a creare blocchi rettangolari nel substrato roccioso.
" Ma nonostante il tentativo da parte degli esperti NASA di gettare acqua sul fuoco, le discussioni si sono infiammate nuovamente quando Buzz Aldrin,
il secondo uomo a camminare sulla Luna, ha affermato che è stato individuato un monolite simile su Phobos, una delle lune di Marte.
Parlando a un canale televisivo via cavo degli Stati Uniti nel 2009 disse: "Dovremmo visitare le lune di Marte.
C'è un monolite lì - una struttura molto particolare su questo piccolo asteroide a forma di patata che gira attorno a Marte una volta ogni sette ore.
Quando la gente lo saprà, inizieranno a dire: Chi ha messo quella cosa là? Bene, l'universo ce l'ha messo, o se preferite, Dio ce l'ha messo."
Nel 2007 la Canadian Space Agency ha finanziato uno studio per una missione senza equipaggio verso Phobos nota come PRIME (Phobos e Reconnaissance International Mars Exploration).
Il monolite, grande come un edificio, è il principale sito di atterraggio proposto, ma ufficialmente non perché gli scienziati sospettino una attività UFO: il motivo ufficiale è che l'oggetto sarebbe un macigno rimasto esposto relativamente di recente in una zona altrimenti piatta di Phobos, che ha tutto sommato più l'aspetto di un grosso sasso nello spazio che di una vera luna. Il ricercatore Dott. Alan Hildebrand del team PRIME ha detto che l'analisi del "Monolite" potrebbe rispondere a domande sulla composizione della Luna di Marte e la sua storia.
"Se riusciamo a avvicinarci a questo oggetto, noi probabilmente non abbiamo bisogno di andare altrove", ha detto al suoi team scientifico.
Naturalmente il fatto che la NASA voglia studiare a tutti i costi questo Monolite su Phobos ci suona sospetto, anche viste le precedenti indiscrezioni sul Monolite lunare, di cui il film "2001" doveva essere in realtà una specie di nota informativa per la popolazione. Ormai tracce di antiche civiltà sembrano affiorare sempre più spesso dalle foto delle sonde NASA, e non dobbiamo neppure meravigliarci troppo se come monito gli antichi visitatori abbiano deciso di lasciare dei monoliti di pietra con delle incisioni sopra: dopotutto,
è il metodo migliore e più sicuro per tramandare delle informazioni ai posteri, tant'è vero che lo hanno usato tutte le antiche popolazioni del nostro pianeta, creando obelischi commemorativi, pareti con iscrizioni e illustrazioni in bassorilievo nei templi, e monumenti come la "Stele di Rosetta" o la "Stele del Sogno della Sfinge" (foto in alto), che potrebbero benissimo sembrare dei monoliti nostrani.
Di sicuro, la NASA manderà le proprie sonde a studiare questi artefatti, di cui molto probabilmente non vedremo mai le foto ravvicinate... Il messaggio lasciato dagli antichi visitatori, per noi rimarrà un segreto.
Almeno per un altro poco.
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Elaborazione computerizzata in 3D del "Monolite" della luna di Marte, Phobos. |
tratto da Strangedays